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Alla Scoperta degli Additivi Benzina: Un Viaggio nella Storia e Necessità Attuali

Aggiornamento: 17 apr

Per comprendere appieno l'importanza degli additivi benzina, è fondamentale fare un breve excursus nella storia dell'industria automobilistica e delle benzine utilizzate come carburanti.

All’inizio dell'era automobilistica, le benzine contenevano un controverso ingrediente: il piombo tetraetile. Introdotto negli anni '20, il piombo aveva il compito di prevenire il "battito in testa" (CHI SA COSA SIA REALMENTE COS’E’ IL BATTITO IN TESTA, LO SCRIVA NEI COMMENTI😊) nei motori a combustione interna. Tuttavia, la sua pericolosità per la salute umana e l'ambiente hanno spinto la ricerca di alternative più sicure.


Etichetta che mostra la scritta "contiene piombo"


Negli anni '80, le preoccupazioni ambientali hanno guidato una transizione verso l'etere metilico tetraetile del piombo (MTBE), ma problemi di inquinamento delle acque sotterranee ne hanno limitato l'uso.


Nel panorama automobilistico, dominato dalle motorizzazioni diesel e benzina, si è assistito negli ultimi anni a una trasformazione EPOCALE. Mentre fino a qualche anno fa il parco auto si divideva fra motorizzazioni diesel e benzina, oggi, la diversificazione è evidente con l'emergere di auto elettriche, ibride, a metano e a GPL. Tuttavia, questa diversità non è stata affiancata da una parallela evoluzione nei carburanti, come nel caso della benzina, che resta un denominatore comune per veicoli a benzina, a GPL, a metano e ibridi che utilizzano la benzina con modalità e per necessità sostanzialmente differenti.


La necessità di additivi benzina diventa quindi imperativa per garantire prestazioni ottimali e mantenere l'efficienza dei motori. Gli additivi, scelti consapevolmente in base alle caratteristiche specifiche del veicolo, possono migliorare la pulizia degli iniettori, prevenire depositi dannosi e assicurare una combustione più efficiente.

Nel mondo degli additivi benzina, due “figure” emergono come protagonisti principali.

Il Gasoline Booster, con la sua capacità di migliorare le proprietà antidetonanti della benzina, è fondamentale per ottimizzare le prestazioni del motore e garantire una guida fluida e potente. Al contempo, un secondo additivo benzina “multifunzionale” si occupa di preservare la benzina da fenomeni ossidativi, mantenendo la qualità del carburante nel tempo. NON NE SERVONO ALTRI!


Una goccia di additivo che cade in un piccolo becker


Mentre il parco auto abbraccia una diversità di propulsori, la scelta oculata e consapevole di questi "protagonisti invisibili", in un mondo automobilistico in continua evoluzione, assicura una guida efficiente e rispettosa dell'ambiente, contribuendo così all'innovazione di settore.


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